Il pranzo di Natale
come aperitivo
questo straordinario
Cruasé
Rossetti & Scrivani
spumante metodo classico brut rosé
come primo
cappelletti fatti a mano in brodo di cappone
poi bollito di cappone e verdurine
lesso e galantina con balsamico
Eugenio Rovatti
pronto all'uso
con contorni di gobbi (cardi) e spinaci
saltati in padella
vino abbinato
Refosco dal peduncolo rosso 2009
da preambolo al Re del pranzo che accompagnerà gli arrosti.
arrosto di agnello e cappone
con carciofi alla romana
annaffiato col vino delle grandi occasioni
un Barolo Bussia del 2007
di Silvano Bolmida
tradizionale fritto di verdure
con le immancabili olive ascolane
accompagnato da una birra triestina
Theresianer
che si sposa a meraviglia col fritto
e arriviamo al panettone con questo stupendo e buonissimo
Fiasconaro dalla Sicilia con amore
bollicine italiane con il Max Rosé
Berlucchi cuvéé imperiale
macedonia di frutta e panforte e torroni
a conclusione di un pranzo che ..
a noi Babette ci fa un baffo
e tante, tante bollicine rosa minute e persistenti
per una giornata che è la più bella dell'anno
Auguri
Bello bello e ancora bello...complimenti !!!!! Viva la tradizione!!! Viva il Natale!!!
RispondiEliminaMa sei sicuro che birra e fritto vanno d'accordo??? Non è pesante l'alcol con il fritto? Ah...mi cogratulo per il Barolo...ottima scelta
RispondiEliminaquella birra è fantastica e smorza l'effetto del fritto preparandoti ad accogliere i dolci e spumante con le papille gustative rinnovate
RispondiEliminacerto è che non ha trovato favore nel pubblico femminile più tradizionale mentre il pubblico maschile si è lasciato andare a gesti di incontrollato entusiasmo per finire con una vera e porpria standing ovation
;-))
Un delitto bere quel barolo cosi giovane ... ma era Natale o il compleanno di Erode? ;)
RispondiEliminadifatti il 2007 era sul mercato da poco perchè lui sta in barrique con le fecce per un anno e poi un altro
RispondiEliminain rovere piccole e poi un altro ancora in bottiglia prima di essere messo sul mercato
meglio berlo oggi perché del dimàn non v'è certezza e ogni lasciata è persa (cit.)
;-))
Invecchiamento minimo:
RispondiElimina3 anni a partire dal 1° gennaio succassivo alla raccolta delle uve, di cui due in botti di legno di castagno o di rovere. La specificazione "Riserva" può essere riportata in etichetta solo dopo 5 anni di conservazione in cantina, calcolati sempre a partire dal 1° gennaio successivo alla raccolta delle uve.
Un 2004 non c'era?
RispondiEliminaQuella birra ad interrompere quella verticale di vini, è paragonabile alle eresie del Lutero ...
RispondiEliminaquella birra dicevano che serve a pulire la bocca è interessante e da provare magari in tante portate come un matrimonio o altro banchetto
RispondiEliminagiusto prima della torta
una buona idea
confermo
RispondiEliminaè una tendenza ultima forse agevolata dai tanti mastri birrai artigianali
che sono proliferati ultimamente su tutto il territorio nazionale
ma è certo che pulisce e predispone le papille a un cambio netto di sapori per apprezzarli meglio o al meglio
ma qui ci vorrebbe un guru
ste mode da guru amerikani, mi fanno incazzare ... non esiste che mischio il vino con la birra ... a metà verticale tra il resto ... se vuoi pulirti il palato usa l'acqua o al limite un po' di bicarbonato o dell'aceto ... :D
RispondiEliminauna volta esistevano i bianchi o i neri ... a modo loro superdotati ... ora c'è la moda dei rosè ... che per farli venire usano il viagra ...
RispondiEliminaalora a ti te piase el vìn del cuntadìn
RispondiEliminadon't forget that drinking sane and safe is a fine art not certainly drink for drink anything
a scuola i me ha parlà de goti, visigoti, ostrogoti, ma de mezi goti mai ...
RispondiEliminaahahahahah
RispondiEliminaal sol preferisse l'ombra ... possibilmente longa e de vin ...
RispondiEliminabuono buono
RispondiEliminabello questo ritorno alla campagna, ai sapori di una volta, anche se trovo dissonante la birra e l'uso eccessivo dei rosè, quasi a volersi vergognare delle proprie origini ... sicuramente il nostro chef di oggi ha origini umili, che ne so figlio di artigiani, padre falegname ... madre casalinga ... ma va detto che ha fatto dei miracoli ...
RispondiEliminaRagazzi quella birra era fantastica...quando il tizio dell'enoteca mi disse di provare per credere ero un po' titubante...dopo averla assaggiata..abbinandola proprio con il fritto (tra l'altro ultima delle portate salate...quindi malvista dai più...) mi sono reso conto che aveva proprio ragione...(l'ultima portata era stata alleggerita di molto, quasi fosse stata la seconda...)
RispondiElimina...e poi...tutti gli abbinamenti con Rosè e infanticidi di Barolo hanno dato un tocco di forte modernità ad un pasto gustoso fortemente radicato nella tradizione...senza voli pindarici della culinaria...
...gustare tanto ben di Dio con i propri cari...non ha prezzo...per tutto il resto c'è MasterChef... :-)
quoto riga per riga
RispondiEliminae firmo col barolo
;-))